Le fosfatasi sono sostanze capaci di scindere certe particolari strutture (legami fosfodiestere) di alcune molecole presenti nell’organismo (ad esempio, gli acidi nucleici).

Esistono una fosfatasi acida, che agisce in ambiente acido ed una fosfatasi alcalina, che, invece, agisce in ambiente basico.

La fosfatasi acida è presente in molti tessuti, in particolare nella prostata (ghiandola che produce parte dello sperma), nel fegato, nella milza e nel rene, oltre che nel sangue.

La fosfatasi prostatica è la frazione di fosfatasi acida prodotta dalla prostata.

La sua concentrazione nel sangue aumenta in caso di carcinoma (tumore maligno) della prostata, specie se questo ha già dato luogo a metastasi (formazione di altri tumori in un’altra parte dell’organismo).

In queste situazioni il suo dosaggio, insieme a quello del PSA (antigene prostatico), è molto utile per la diagnosi, in quanto le malattie benigne della prostata (ad esempio l’infiammazione, detta prostatite) non modificano i valori.

In campo medico-legale, la ricerca della fosfatasi prostatica è effettuata per accertare un avvenuto stupro, giacché la sua presenza nelle vie vaginali rappresenta la prova di un recente rapporto sessuale.

POSTED BY admin | Feb, 06, 2021 |